[Anteprima] Fire Emblem: Goddess of Dawn

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view post Posted on 21/5/2008, 20:04




Sistemi: WII
Genere: Strategico
Sviluppatore: Intelligent System
Supporto: DVD
Età consigliata: ND.
Lingua: All Italiano
Giocatori: ND.
Supporto online: ND.
Audio: ND.
Res. video: ND.


Dopo aver deliziato il palato degli appassionati di strategici su GameCube, ecco tornare l’attesissimo seguito di Path of Radiance. Fire Emblem Goddes of Dawn, infatti, si affaccia alla softeca Wii presentandosi come il diretto discendente del precedente episodio, con cui condivide l'impostazione ludica generale. Se questo fatto, da un lato, si pone come garanzia di qualità, dall’altro mette in luce anche dei problemi (o meglio dei rammarichi) per la mancanza di innovazione che ci si aspetterebbe sulla nuova console Nintendo.

I limiti del GameCube
Il titolo in questione, disponibile su territorio giapponese già da Febbraio, non riesce a celare la sua vera natura: quella, cioè, di un prodotto sviluppato essenzialmente per GameCube. Originariamente pensato per la console di scorsa generazione, è stato dirottato su Wii in seguito alla morte prematura, determinata dall’insuccesso commerciale, del "fu progetto Dolphin".
Il risultato è un gioco graficamente scarno, con un 3D osservato da una visuale a volo di uccello che inquadra porzioni di scenario popolate da personaggi poco definiti che si muovono in ambienti scialbi. Qualche effetto particellare nella gestione delle fonti di luce durante i combattimenti sembra essere l’unica miglioria apportata al comparto tecnico dagli sviluppatori, che niente sembrano aver fatto per sfruttare la più incisiva potenza di calcolo del Wii.
Ma le occasioni perse non si limitano all’aspetto estetico. La delusione più grande deriva forse dalla mancata implementazione di quello che a tutti gli effetti dovrebbe essere visto come il punto di forza della neonata console Nintendo: il sistema di controllo. Senza la necessità di stravoglere un gamplay collaudato e soddisfacente, ci si sarebbe potuti aspettare una gestione della scacchiera di gioco affidata al puntatore del telecomando, in linea con i titoli appartenenti allo stesso genere su PC. Invece, si è optato per una pluraliltà di metodologie di gioco che permettono l’uso del classic controller, del pad GameCube o del remote (sia tenuto orizzontalmente che
verticalmente): quest'ultima lascia l’amaro in bocca poichè del Free Hand si utilizzano solo ed esclusivamente tramite croci direzionali e tasti.
Un ulteriore elemento che contribuisce a farci capire come il titolo sia un progetto di vecchia data, trasposto nudo e crudo sul Wii, è l'assenza di qualsiasi feature on-line, di cui si è iniziato a vociferare proprio in questi giorni in riferimento al prossimo ipotetico capitolo della serie su home console.
I pregi di un bel gioco
Ragionando in termini di “fattore Wii” il gioco appare quindi privo di mordente. Eppure, memori del valore del precedente capitolo, i mercati europeo e americano sperano in una conversione di Goddess of Dawn. Il gioco, infatti, trae i suoi punti di forza proprio laddove sembra peccare di insufficienza di programmazione, e cioè nel suo presentarsi tanto simile a Path of Radiance.
Chi ha apprezzato il precedente episodio si troverà a riprendere le fila della trama bellica dove l’aveva abbandonata, chi si affaccerà per la prima volta alle terre di Tellius scoprirà un continente diviso da lotte intestine, tra beorc (umani) e laguz (semiumani) in lotta tra le diverse nazioni che compongono il mondo di Fire Emblem. Si potranno scoprire decine e decine di personaggi approfonditamente delineati dal punto di vista caratteriale, dal punto di vista del background personale, ma anche per quanto riguarda peculiarità combattive. Si potrà apprezzare un gioco sapientemente strutturato sotto il profilo narrativo, accompagnato da un gameplay solido e convincente.
Il titolo, infatti, ci mette nei panni del comandante di un esercito, pronto a espandersi aggiungendo alle sue fila sempre nuovi combattenti, reclutati lungo il corso dell’avventura. Il sistema di combattimento sarà quello tipico di uno strategico a turni, con la possibilità di spostare ogni pedina su una scacchiera di movimento e attacco. Gli scontri si svolgono seguendo dinamiche ispirate alla morra cinese. Equipaggiare i personaggi con determinate armi li renderà molto efficaci nel contrapporsi a determinati reparti, ma deboli contro altri (ad esempio l’ascia avrà la meglio sulla lancia, la lancia sulla spada e la spada sull’ascia. Esistono tuttavia armi "fuori categoria", quelle da lancio (giavellotti, alabarde, archi).
La profondità del sistema di gioco è poi garantita dal sistema ruolistico: progredendo nell'avventura sarà possibile ampliare le abilità di ogni soldato, migliorandone le prestazioni sul campo di battaglia; sarà possibile acquisire denaro, necessario per il rifornimento dei nostri equipaggiamenti, nonchè scegliere se affrontare batterie di attacco o di difesa, adattandosi di volta in volta agli obiettivi della missione e allo scenario del combattimento. Il tutto all’interno di un mondo a sfondo fantasy popolato da numerosi tipi di combattenti (spadaccini, cavalieri, uomini-bestia, draghi, viverne).

Il gioco sarà strutturato lungo più di 40 capitoli, che promettono una longevità davvero notevole: basta considerare che che lo scorso episodio per GameCube presentava 28 capitoli, per il cui completamento erano necessarie circa 25 ore.

COMMENTO FINALE

Fire Emblem: Goddess of Dawn si presenta come un diretto seguito dell'episodio per GameCube. In questo risiedono tutti i suoi punti deboli e i suoi difetti. Se da un lato, infatti, il titolo sembra deludere per il mancato rinnovamento del sistema di gioco, scegliendo di non sfruttare nessuna delle caratteristiche della nuova macchina Nintendo, dall'altro promette molte ore di intrattenimento di qualità, attraverso un gameplay profondo, una trama adulta e un universo finzionale di riferimento che speriamo possa ripresentare la medesima cura di Path of Radiance.
Non ci resta, quindi, che attendere, trepidanti, la conversione PAL.
 
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