Ora che la New Xbox Experience č una realtą, c'č spazio per alcune dichiarazioni di Rare, che scavano all'origine del progetto presentandolo sotto una luce diversa.
Il capo di Rare Mark Betteridge ha affermato che "il concept degli avatar č qualcosa che avevamo sviluppato circa quattro anni fa", cosa che precederebbe l'uscita dei Mii di Nintendo, a cui le creature di Xbox Live sembrano debitori, dal punto di vista concettuale. Ovviamente, non c'č modo di confermare quanto affermato da Batteridge, ma questo č quanto riferisce a
GamesIndustry.biz: "stavamo pensando a quanto fosse hardcore e spigolosa la prima Xbox, e tutti sostenevano che la nuova dovesse essere maggiormente morbida e amichevole. Tutti erano d'accordo sul fatto che fosse questa la cosa giusta da fare". Quindi l'idea che ne derivņ fu quella degli avatar: "si costruisce un personaggio che assomiglia all'utente, o chi vogliamo, e con esso possiamo giocare a mini-game o cose del genere - ma l'avatar ci rappresenta anche all'interno del sistema Live, che č poi la caratteristica centrale della loro esistenza".
Betteridge afferma poi che l'iniziativa ha suscitato un grande interesse anche da parte delle terze parti, ed č dunque possibile un incremento prossimo nell'implementazione degli avatar all'interno dei videogiochi per Xbox 360. Inoltre, sembra che l'idea sia particolarmente piaciuta al pubblico nipponico, e possa rappresentare un ponte di collegamento per la console in tale mercato: "siamo stati con Nintendo per 7 o 8 anni in precedenza", spiega l'uomo Rare, "dunque ci siamo fatti un po' d'esperienza nel mercato giapponese".
